giovedì 5 marzo 2015

Il dolce ritorno

Dopo esser stato costretto ad abbandonare l'acquario marino a causa di un blackout, la mancanza in casa era diventata insopportabile.
La ripartenza di quest'avventura è dovuta quasi totalmente a Marco Dettori, che dopo qualche peripezia si è ritrovato "una vasca in più" e mi ha proposto di prenderla.
All'inizio ero un pò dubbioso, ma più il tempo passava e più la voglia di rimettere le mani in acqua e di bagnarmi i gomiti prendeva il sopravvento.
Ed è così che ho deciso di riiniziare.
Non avendo per il momento le disponibilità economiche di Bill Gates, ho subito pensato a realizzare il tutto nel modo più economico possibile, pagando in olio di gomito, favori da scontare, un pò d'ingegno e materiali di riciclo.

La prima spesa da affrontare è stata quella per il ferro per realizzare il supporto della vasca, che mi è costato 12 euro e 4 birre.
Qua la maestria di Giuseppe Lai, noto anche come "Compare" nel saldare ha fatto si che il supporto in 2 ore fosse pronto.














Non restava che montarci attorno tutto il resto.
Il mio mestiere, faccio il muratore, mi permette di poter recuperare diversi materiali avanzati o da buttare dai cantieri, è il caso del legname utilizzato per la realizzazione del mobile a contorno del supporto.
Si tratta di pezzi di perlinato troppo corti per essere utilizzati e che avrebbero dovuto finire in qualche camino o al massimo in discarica.


























Un pò di buona volontà, tanta pazienza, una circolare e un avvitatore e il tutto era fatto.
Ah, una smerigliatrice col disco abrasivo aiuta parecchio, se usata male, per rendere tutti i tagli "antichizzati" quando vengono male.














Altra spesa, 45 euro per 2 metri quadri di quarzite brasiliana mista.

























.... e 5 euro per lo stucco.














Infine arriva la vasca, che per ora mi è servita solo per immaginare la forma e la misura del canopi che conterrà l'impianto d'illuminazione.



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